mercoledì 5 marzo 2008

Fuoco e fiamme a Maputo!

Qualche settimana fa la soffocante contraddizione della realtà appesa a un filo nella quale mi muovo si é rivelata nella sua più orrenda veste: la violenza urbana.
Dietro facce di sincero stupore e soffocata rabbia i cittadini di una Maputo sull'orlo del disastro si sono riuniti in piazza per protestare contro l'aumento dei trasporti pubblici, chapa, cigolanti furgoncini privati, principale mezzo di trasporto interurbano.
Copertoni bruciati, strade sbarrate, frasi gridate, linciaggi, spari, morti e feriti. Il popolo no aguenta, non ce la fa e esplode in faccia a un governo pieno di buone parole e indeciso se reagire a favore del popolo o dei trasportatori. Intanto la polizia spara, arresta e picchia sempre con quel metodo di giustizia sommaria del chi c'è c'è. Non importa se hai davvero fatto qualcosa di male, la protesta non è mai ben accetta da nessuna parte, e come sempre la risposta alla violenza è sempre e solo una violenza ancora maggiore. Per terrorizzare, per sopire gli animi, per tappare il più velocemente possibile la voragine aperta negli occhi di chi assiste impotente a un nuovo episodio di ingiustizia e povertà assoluta.
Perché si tratta di sopravvivenza e di un salario minimo troppo vicino allo zero per permettere alle persone di far fronte a un prezzo di trasporto raddoppiato da un giorno all'altro. Qua fra i poveri non è indifferente il centesimo che cade dal nostro borsellino per distrazione.
La protesta è continuata per giorni, la scuola Armando Guebuza (attuale presidente del paese) viene assaltata in segno di rifiuto al governo, chi ci rimetterà saranno i bambini che ci studiano. Aumentano le rapine. Le macchine vengono prese a pietre per strada. Nessuno esce. Le persone vengono picchiate. I genitori hanno paura per i loro figli che devono tornare da scuola. Le strade sono silenziose, la notte cala anche di giorno.
La notte è la paura che scoppi una seconda Nairobi, Kinshasa, Kigali, Freetown, Luanda, Bujumbura...
La notte è la certezza di non essere immuni...
La notte è la vittoria della violenza su se stessa.

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