lunedì 22 dicembre 2008

Illuminazione

Qualche tempo fa qualcuno ha avuto un'idea geniale

domenica 21 dicembre 2008

Quello in cui credo...un regalo di Natale



Abbandonato il blog per mancanza di tempo, faccio una breve riflessione sul trascorso e su quello che ancora dovrà scorrere.


Qualche tempo fa sono stata in Kenya, altro paese africano gonfio di storia e di futuro.

Uno stato che qualche mese fa ha conosciuto uno dei momenti più bui della sua storia post coloniale, un genocidio senza preavviso accompagnato dal beneplacito politico dei suoi candidati alle elezioni presidenziali.

Un paese di altipiani verdi dove nell’epoca coloniale risiedevano gli inglesi, e di città costiere dall'architettura arabesca, così calde che persino il demonio in persona non potrebbe resistere il caldo.

Il paese del padre di Barak Obama, dove l’immagine del nuovo presidente USA eletto ti segue come lo sguardo della Gioconda, dovunque.

Quando si parla d’Africa spesso si tende a generalizzare:

Il continente nero dove la gente veste colorata.

Il continente povero dove la gente balla bene.

Il continente dei tamburi che perforano i cieli.

Il continente dove il sole sorge più grande delle montagne.

Il continente dei genocidi e dei racconti attorno al fuoco.

Il continente invisibile.

Quanto c’è di vero in tutto questo, lascio agli occhi curiosi il piacere di scoprirlo e alle menti creative il tentativo di immaginarlo.

Per quanto mi riguarda invece, credo che lungo le linee storte di un passato di sofferenza e di un destino ingiusto che accomuna tutti i paesi africani, soggiace una diversità culturale che con orgoglio la gente di questo continente afferma nelle proprie canzoni, nei propri racconti orali e, purtroppo, anche nelle proprie guerre intestine.

Il mio viaggio a Nairobi è stato proprio questo, una totale e dedita immersione nella molteplicità di un’ Africa orgogliosa di se stessa: Camerun, Senegal, Ghana, Liberia, Uganda, Ruanda, Burundi, Kenya, Mozambico, Costa d’Avorio, Etiopia e ancora tanti altri erano i paesi presenti nel II Forum Umanista Africano al quale tutti noi abbiamo partecipato con grande gioia dal 26 al 29 di Novembre.

La Forza della Diversità e della Non-Violenza era il lemma del FORUM e queste parole risuonavano nelle nostre orecchie e ci guidavano nelle discussioni che si protraevano fino a notte. Quello che si discuteva e si cercava con totale convinzione erano le diverse possibili e auspicabili soluzioni per costruire un futuro migliore per l’Africa e, in generale, per una razza umana incatenata ancora alle dure regole di un gioco deciso da pochi.

Quattro giorni di intenso dialogo, convivenza e conoscenza reciproca sono passati con il giusto ritmo, mentre negli ampi spazi del KIE (Kenyan Institute of Education) che ci ospitava si susseguivano con determinazione i nostri validi tentativi di unire a un attitudine attiva diretta verso la possibilità di un cambiamento umano profondo, l’importanza di poter condividere con tante persone diverse le emozioni provate.

Se le nostre intenzioni fossero state saette infuocate scagliate nel cielo, il firmamento avrebbe accecato la nostra vista col suo splendore.

Se le nostre parole fossero state sparpagliate come semi sulla terra, il pianeta intero sarebbe germogliato sotto i nostri piedi.

Ho visto così per la prima volta manifestarsi davanti ai miei occhi un embrione ,ancora da nutrire e da allattare, di quello che un giorno mi piacerebbe essere il mondo in cui vivo.

Un mondo non privo delle sue incomprensioni, indecisioni, divergenze e silenzi, eppure un mondo di rispetto, di costruzione, di riconciliazione, di possibilità, di condivisione e, soprattutto, di non violenza.

Un mondo veramente UMANO.

E mentre scrivo queste parole mi viene in mente una persona...

Ricordate queste parole?

I have a dream today!

I have a dream that one day every valley shall be exalted, and every hill and mountain shall be made low, the rough places will be made plain, and the crooked places will be made straight; "and the glory of the Lord shall be revealed and all flesh shall see it together.

With this faith, we will be able to hew out of the mountain of despair a stone of hope.

With this faith, we will be able to transform the jangling discords of our nation into a beautiful symphony of brotherhood. With this faith, we will be able to work together, to pray together, to struggle together, to go to jail together, to stand up for freedom together, knowing that we will be free one day.**

E voi...

Avete mai passato la notte insonne pensando alla direzione che vorreste prendesse la vostra vita?

Avete mai prestato attenzione all’importanza delle vostre azioni?

Avete mai pensato che state partecipando attivamente alla costruzione della nostra storia?

Avete mai condiviso con un altro essere umano la certezza della forza dell’unione?

Avete mai sentito ripugnanza verso la violenza e l’ingiustizia?

Avete almeno per una volta nella vostra vita ricercato la giustizia e la verità?

Avete mai sentito nel centro del vostro petto un ardore sconosciuto esplodere in un incontenibile gioia?

Avete mai pensato, anche solo per un attimo, che un cambiamento è possibile?

Io si...

Con emozione, questo è il mio regalo di Natale per voi.


Always aim at complete harmony of thought and words and deed.


**Io ho un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. E' questa la nostra speranza. Questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud.

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza.